mercoledì 16 dicembre 2009

15/12/09 Assemblea Soci Accam Spa (Inceneritore): Gli restano 4 mesi di Vita!!!





La seduta comincia come di consueto con la votazione della presenza del pubblico.. Senza una chiara votazione viene deciso che il pubblico, la stampa (I CITTADINI!!), possono restare fino al 5 punto. Come per la scorsa volta il patto di segretezza con le banche impedisce la presenza della stampa.





Punto 1: Affidamento a gara della messa in opera del generatore di vapore della linea 2

Nel febbraio 2010 verra smontata la linea 2 e verrà sostituito il generatore di vapore, in modo straordinario. In situazioni rosee la società non avrebbe fatto ricorso a mutui (6.000.000 €) ma dato che il 2009 ha un bilancio in negativo (-900.000 €), e data la previsione in negativo per il 2010 (-3.000.000 €), si è costretti a fare ricorso ad un finanziamento. Il punto viene approvato, quindi si procederà al bando ad evidenza pubblica per effettuare l'opera.





Punto 2: Bilancio Consuntivo 2009

Il bilancio è negativo - 900.000 € causato dallo mancato smaltimento, per interruzione, dei rifiuti.












Punto 3: Piano tariffario 2010

A causa della perdita dei Cip6, per un valore di 5.000.000 €, è in pericolo il mantenimento in vita dell'attività, nell'anno 2010. Il consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno chiedere un aumento di tariffe, dal 3% al 30%. Il mancato aumento delle Tariffe, causerebbe diversi problemi, tra cui l'impossibilità di pagare i fornitori.

"Questa dichiarazione significa che senza CIP6 o Certificati Verdi un inceneritore come Accam Spa non può sopravvivere. L'incenerimento di Rifiuti non è una operazione che risolve un problema ma è una soluzione di emergenza, che ha dei costi economici e ambientali enormi." (Dichiarazione dell'Autore del Post)

L'assemblea incontra qualche problema ad approvare un aumento delle tariffe.
Il Sindaco di Gallarate, Mucci, chiede spiegazioni riguardo al progetto di Revamping. Cicero risponde che, bene che vada, il revamping si farà nel gennaio 2011, in quanto 8 mesi sono da aspettare per il bando di gara, poi va consegnato il progetto al GSE. Questo, se si ottiene il finanziamento dalle banche, concedendo come garanzie il diritto di superficie del terreno di Busto Arsizio e una fideiussione di 10.000.000 € ai comuni soci.
Le Garanzie chieste dalle banche sono a fronte di una modifica normativa riguardo la gestione dei servizi pubblici. Questa legge prevede che i comuni debbano andare a gara per l'affidamento dei servizi pubblici. Questo causa la possibilità che i contratti di servizio non vengano più rispettati.





Il Presidente Cicero comunica ai soci che, se Accam non dovesse più funzionare, le tariffe saranno poi stabilite da quelli a cui i comuni soci decideranno di mandare i rifiuti. Tali tariffe comunque sono dell'ordine di pochi euro sopra le modifiche tariffarie proposte.





L'assessore Castiglioni (Busto Arsizio) propone di non aumentare le Tariffe, di definire al 31 gennaio cosa fare con le Tariffe. Cita alcune riunioni precedenti, dove si sono proposti piani industriali. Castiglioni anticipa che il comune di Busto Arsizio modificherà la convenzione eliminando il numero dei conferenti, e quindi fare entrare i non soci.





Giuseppe Magliarino (Sindaco di Gorla Minore e membro del Cda), dichiara che il CDA ha fatto tutto il possibile e dato che risponde di responsabilità civile e penale, propone questo aumento di tariffe. Spetta ai veri padroni dell'azienda, ovvero i sindaci soci, a dare ossigeno all'azienda in quanto cosi com'è rimangono solo 4 mesi di Vita.










La seduta si interrompe, per continuare ad essere svolta in sedi private. Dopo 45 minuti, si va al voto delle 2 proposte.
La votazione è stato uno spettacolo di Cabaret. Alcuni soci si sono dichiarati ignoranti del regolamento di funzionamento dell'assemblea (il che è tutto dire, ndr), e hanno fatto un po di casino in quanto pretendevano che il CDA ritirasse la sua proposta di delibera. Il collegio sindacale della società, tirato in causa da Cicero, conferma la doppia votazione. Per i soci la responsabilità ora è totale.






Si passa alla votazione delle 2 Delibere:
  1. La prima del CDA di aumentare le tariffe, che viene Bocciata all'unanimità dei presenti (Escluso Mucci, Gallarate, che se la fila via)
  2. La seconda proposta da Busto Arsizio, di lasciare tutto cosi com'è, che viene approvata.
La seduta si chiude, ma sulla stampa nei giorni successivi appaiono le dichiarazioni dell'assente Mucci che invece di votare contro o di dichiararsi astenuto ah preferito uscirsene dall'aula:

Preoccupato è anche Nicola Mucci, il sindaco di Gallarate, uno dei Comuni con le maggiori quote di proprietà, e politicamente, da anni, il più influente sulla partita, per i critici più della stessa Busto Arsizio. «La situazione è difficile, ma chiara» riassume. «Ci sono state situazioni che hanno rallentato il revamping» fa ripercorrendo l'iter che ha portato qui. I mutui per cifre enormi che hanno visto le banche chiedere garanzie crescenti ai soci, dalle fideiussioni equivalenti fino al diritto di superficie sul terreno stesso dell'impianto, hanno allarmato vari Comuni soci, soprattutto fra i “piccoli”, mentre i maggiori si affannavano a gettare acqua sul fuoco. Un problema superato, per Mucci: «A questo ha ovviato il gruppo di lavoro dei segretari comunali e dei dirigenti del settore finanze, ho assistito però ad alcune riunioni su questo tema che ancora ricordo con stupore per la scarsa comprensione della questione che alcuni consulenti legali delle amministrazioni sembravano mostrare». Una tempesta in un bicchier d'acqua? A giudicare da quanto erano disposti a berlo in alcune realtà locali, sembra più un bicchiere di olio di ricino. (leggi il resto ..)
Il mio sentore è che questi personaggi stanno cercando di affossare Accam spa, per magari sfruttare la possibilità di avvalersi di un Socio Privato, che ponga fine a questa incombenza che hanno sulla gestione dei Rifiuti. (ndr)
Gli inceneritori non stanno in piedi economicamente senza gli incentivi statali. Accam ne è la dimostrazione.
Ora tutti si chiedono una soluzione Alternativa. Noi la proponemmo in quei di maggio 2009. Ma venne autoritariamente bocciata.

Il Movimento 5 Stelle, nei gruppi della Provincia di Varese ha consegnato, alla Provincia di Varese, una serie di Osservazioni al Piano Rifiuti. Queste osservazioni hanno come obbiettivo quello di cambiare politica, verso una Strategia "Rifiuti Zero" che miri al recupero di materia prima anziché incenerirla per incompetenza.

Loro non molleranno mai.. noi neppure (ma gli conviene?)

Stay Tuned

Ivan Catalano
http://www.lombardia5stelle.org
varese@www.lombardia5stelle.org

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