Per farla breve, pubblico la cronaca fatta da Varesenews dell'avvenimento che ha visto il sottoscritto vittima di nuovi danneggiamenti. Non ho ulteriori commenti da fare, se non un grande senso di stanchezza. Ringrazio comunque le forze dell'ordine per la rapidità nell'intervenire ieri mattina e i compagni per la loro vicinanza solidale:
Busto Arsizio - Frantumato il lunotto della sua auto nella notte dell'8 settembre. "Gesti figli di una cultura permeata di sopraffazione e violenza" commenta l'esponente di Rifondazione.
Ancora un atto di vandalismo ai danni del consigliere comunale di Rifondazione Comunista Antonello Corrado, già colpito da atti simili in passato. La sua auto è stata danneggiata frantumandone il lunotto con un colpo secco, dato forse da una spranga. Nessun'altra macchina sarebbe stata toccata dai vandali, che hanno agito all'interno del parcheggio condominiale, cintato da una cancellata facilmente scavalcabile. Il fatto si è verificato nella notte di lunedì 8 settembre, tra l'1 e le 7 del mattino: probabilmente non a caso. Quattro anni prima, la notte fra l'8 e il 9 settembre aveva visto un gesto ben più gravido di significati: era stata incendiata da ignoti la sede Anpi di via Ferrer. Corrado ha fatto dell'antifascismo un aspetto forte della propria proposta politica, al punto di rifondare insieme ad altri esponenti della residua sinistra bustese un comitato antifascista cittadino. Dopo una sequela di episodi già denunciati la tentazione di fare due più due è forte ma il consigliere, che si è rivolto ancora una volta alla Polizia (la Digos è stata debitamente informata) e sporgerà denuncia contro ignoti per danneggiamenti, è il primo a mettere le mani avanti e raccomandare prudenza. «Non so nè chi nè perchè mi ha colpito» dice. «Constato che da mesi già subivo minacce, al telefono con chiamate mute, ancora di recente, e una volta persino per citofono con insulti, e ho avuto un altro caso di danneggiamenti». Corrado azzarda un'analisi: «Gesti simili mi fanno pensare alla cultura attuale, permeata di sopraffazione e violenza. A sinistra lo chiamiamo fascismo, ma in senso lato: ha a che fare solo molto relativamente con Mussolini e la sua eredità politica diretta, di più con un humus culturale di tipo nazi-fascistoide che si riscontra purtroppo ovunque al giorno d'oggi. Manca il rispetto più elementare per le persone e la libertà d'espressione, questa è la verità, si vede da tante piccole cose. Vorrei comunque ringraziare la Polizia per quanto già sta facendo».
Martedi 9 Settembre 2008 SdA redazione@varesenews.it
Nessun commento:
Posta un commento
lascia pure la qua opinione qui