Rimpasto di Giunta, la Lega ha fretta: "O ci si muove, o togliamo il disturbo"

Busto Arsizio - Il segretario Gorini: "Non vogliamo assumerci responsabilità non nostre, qui va recuperato il tempo perso e messa al lavoro la macchina comunale"

È incessante la lotta sotterranea fra i partiti per accaparrarsi le posizioni migliori in vista del famoso e ormai quasi chimerico rimpasto di Giunta, atteso ormai dal luglio dell'anno scorso. Le ultime vedono una Lega Nord più scalpitante che mai, e pronta a brandire lo spadone di Alberto da Giussano in difesa delle proprie posizioni. Si sarebbe addirittura pronti alla suprema prova di forza, all'uscita dalla Giunta, se la controparte (il sindaco e Forza Italia, socia di maggioranza del PdL) non si mostrasse pronta ad esaudire i desiderata del Carroccio. Che non consistono tanto e solo in posizioni che contano - si è parlato nella scorse settimane dell'assessorato alla Cultura, o della guida del gruppo Agesp, destinato a passare le sue competenze alla futura patrimoniale, quella BA Global Services "impostata" frettolosamente mesi fa per accontentare il Carroccio - ma nell'azione pratica del Comune. «È ora di darsi da fare e recuperare il tempo perduto, non vogliamo come partito prenderci colpe che non abbiamo per l'impasse attuale» ringhia il segretario cittadino della Lega Nord Giuseppe Gorini, vent'anni e passa di incrollabile fedeltà a Bossi e alla causa. "Acchiappare" un sindaco sfuggente come un'anguilla e costringerlo a decidere una volta per tutte però non è facile. «Anche le anguille prima o poi si prendono... a Natale poi è tempo di capitone» ironizza Gorini. «Bisogna muoversi, in ogni settore: non me ne frega niente di poltrone, voglio veder lavorare in questo Comune. Farò il Brunetta della situazione, ma qui il problema non sono i fannulloni, è che chi dirige o sa fare o deve andarsene, che ci sono decisioni da bimbi dell'asilo che non vengono prese...» Una convivenza scomoda quella nella Giunta Farioli, dunque? Un braccio di ferro in vista? «Ma quale braccio di ferro. Al massimo, togliamo l'incomodo» risponde Gorini in un tintinnar di Lega. «Le voci di corridoio, il malcontento generale, fanno incazzare» chiosa finemente il segretario leghista, «ormai è un anno da quando avevamo chiesto il rimpasto di Giunta. Perchè qui non è questione di prendere questo o quello, ma di mettere i puntini sulle i, di dare degli obiettivi precisi alla macchina comunale. Non siamo abituati, noi della Lega, a non fare niente. Fin qui tante riunioni per non decidere nulla, ma come si fa?». Obiettivi precisi è, precisamente, quel che il sindaco Farioli intendeva da tempo per la rifondazione (ci si passi il termine altamente inopportuno) della sua Giunta a mo' di task force. «Ho incontrato la Lega di recente e consegato ai partiti una mia proposta di bozza risolutiva, già verso Ferragosto» ribadisce il sindaco. «Mi fa piacere che la Lega, dopo essersi dedicata anima e corpo alla sua festa di partito - bene ha fatto, e vorrei che anche il Pdl ne seguisse l'esempio con una sua festa - torni ad occuparsi di attività amministrativa. Nelle mie proposte ho tenuto conto di tutti, anche della parte più responsabile dell'opposizione». Quest'ultima in caso di patatrac dell'amministrazione dovrebbe pensare bene al futuro, assai preoccupante in un'ipotetica elezione "Lega contro resto della destra"... «Dalla Lega non sono giunte richieste, ma suggerimenti» smorza i toni il sindaco, «non ho fin qui visto atteggiamenti ostruzionistici. Ho fatto proposte di assetto e di obiettivi, c'è un termine oltre il quale agirò». Il problema è capire quale termine. Intanto forse già martedì prossimo 16 settembre tornerà a riunirsi il consiglio comunale, con una Giunta tuttora priva di due assessori: quello al Bilancio e quello al Personale. «Non ne abbiamo risentito affatto» fa notare il sindaco (con buona pace degli "ex" Cattaneo e Zingale ndr), «le risorse risparmiate sono state investite nella formazione del personale». Come al solito, si tratta di attendere. Ma in casa la Lega la pazienza è esaurita.