COMUNICATO STAMPA 28/03/2011
"Ed eccoci all'ennesimo arresto della lunga e travagliata via crucis verso il revamping dell'inceneritore di ACCAM.
Via crucis che, anche se ferma ad una stazione, proseguirà penosamente verso il suo obbiettivo.
In questo caso la stazione d'arresto, ma chiamiamola stazione di riflessione, è quella dovuta all'apertura delle buste per l'offerta relativa al revamping, andata sostanzialmete a vuoto.
Sembra non ci sia nessuno interessato all'appalto!
Via crucis che, anche se ferma ad una stazione, proseguirà penosamente verso il suo obbiettivo.
In questo caso la stazione d'arresto, ma chiamiamola stazione di riflessione, è quella dovuta all'apertura delle buste per l'offerta relativa al revamping, andata sostanzialmete a vuoto.
Sembra non ci sia nessuno interessato all'appalto!
Ma facciamo un passo indietro, dove eravamo rimasti..? Ah si..
Eravamo rimasti al punto in cui avevamo assistito all'approvazione della nuova convenzione che assegna ad ACCAM non più il semplice affitto dei terreni, ma il diritto di superficie per effettuare la manutenzione dell'impianto ed il revamping, fino al 2025!
Il diritto di superficie rende possibile ipotecare i terreni con le banche finanziatrici, che comunque non hanno accettato la sola ipoteca dei terreni, a fronte di un investimento di circa 40 milioni, ma hanno preteso una fideuissione dai comuni del consorzio, non da tutti accettata.
Ricordiamo a tutti che la nuova convenzione supera la precendente del 2006, che invece vedeva le dichiarazioni della nostra amministrazione comunale di spegnere l'impianto nel 2016 e dismetterlo nel 2019 (ma allora 5 anni fa era possibile?!?!). Vecchia convenzione che possiamo dire ormai incenerita.
Come sappiamo, a nulla sono bastate le ormani decennali proteste dei comitati e dei gruppi contro l'incenerimento e contro il revamping, e a favore di una nuova politica ambientale legata al problema dei rifiuti.
Il modello Vedelago, funzionante in provincia di Treviso su un bacino di oltre 1 Milione di utenti, qui è stato bocciato perchè considerato un business (e che c'è di strano?) per di più irrealizzabile (e che business sarebbe allora?).
La nuova convenzione scrive in grassetto che si procederà da subito con lo studio comparativo tra diverse forme di smaltimento, tenendo conto della Direttiva 2008/98CE che indica come preferibili alla valorizzazione energetica il riutilizzo ed il riciclaggio, al fine di individuare quale sia la migliore tecnologia da utilizzare in alternativa all'incenerimento. La riunione per discutere le proposte è fissata per il 2020!!!
Bene, invitiamo tutti, ancora una volta, a farsi un giro sul sito del Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente Borsano (http://comitatoborsano. altervista.org/) per avere qualche informazione seria e obbiettiva sulla situazione.
Nel frattempo, prima che la via crucis riprenda, lanciamo la proposta di trasformare ACCAM in un centro di riciclo "modello" Vedelago (http://www.centroriciclo.com/ azienda.php), senza privatizzarlo, ad un sesto del costo del revamping, con la possibilità di dare lavoro a molte più persone, fornendo anche materia prima conveniente alle industrie della plastica presenti sul territorio.
Forse troveremo qualcuno desideroso di investire in questo progetto, dove probabilmente le difficoltà sono minori e gli utili più tangibili. Noi vogliamo che l'amministrazione pubblica abbia il coraggio di passare alla storia, come lo stanno facendo tante altre, per aver abbandonato la strategia del bruciare, superandola con la strategia del riciclo e del recupero, come sottolineato nello stesso art. 7 del contratto, in merito a quanto enunciato dalla citata direttiva 2008/98CE
Che futuro vogliamo lasciare ai nostri figli? Quello del "non potevamo fare altrimenti"?
No, possiamo fare di più tutti e lasciare al futuro dei nostri figli la frase "ci hanno creduto, ci hanno provato e ci sono riusciti.""
Eravamo rimasti al punto in cui avevamo assistito all'approvazione della nuova convenzione che assegna ad ACCAM non più il semplice affitto dei terreni, ma il diritto di superficie per effettuare la manutenzione dell'impianto ed il revamping, fino al 2025!
Il diritto di superficie rende possibile ipotecare i terreni con le banche finanziatrici, che comunque non hanno accettato la sola ipoteca dei terreni, a fronte di un investimento di circa 40 milioni, ma hanno preteso una fideuissione dai comuni del consorzio, non da tutti accettata.
Ricordiamo a tutti che la nuova convenzione supera la precendente del 2006, che invece vedeva le dichiarazioni della nostra amministrazione comunale di spegnere l'impianto nel 2016 e dismetterlo nel 2019 (ma allora 5 anni fa era possibile?!?!). Vecchia convenzione che possiamo dire ormai incenerita.
Come sappiamo, a nulla sono bastate le ormani decennali proteste dei comitati e dei gruppi contro l'incenerimento e contro il revamping, e a favore di una nuova politica ambientale legata al problema dei rifiuti.
Il modello Vedelago, funzionante in provincia di Treviso su un bacino di oltre 1 Milione di utenti, qui è stato bocciato perchè considerato un business (e che c'è di strano?) per di più irrealizzabile (e che business sarebbe allora?).
La nuova convenzione scrive in grassetto che si procederà da subito con lo studio comparativo tra diverse forme di smaltimento, tenendo conto della Direttiva 2008/98CE che indica come preferibili alla valorizzazione energetica il riutilizzo ed il riciclaggio, al fine di individuare quale sia la migliore tecnologia da utilizzare in alternativa all'incenerimento. La riunione per discutere le proposte è fissata per il 2020!!!
Bene, invitiamo tutti, ancora una volta, a farsi un giro sul sito del Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente Borsano (http://comitatoborsano.
Nel frattempo, prima che la via crucis riprenda, lanciamo la proposta di trasformare ACCAM in un centro di riciclo "modello" Vedelago (http://www.centroriciclo.com/
Forse troveremo qualcuno desideroso di investire in questo progetto, dove probabilmente le difficoltà sono minori e gli utili più tangibili. Noi vogliamo che l'amministrazione pubblica abbia il coraggio di passare alla storia, come lo stanno facendo tante altre, per aver abbandonato la strategia del bruciare, superandola con la strategia del riciclo e del recupero, come sottolineato nello stesso art. 7 del contratto, in merito a quanto enunciato dalla citata direttiva 2008/98CE
Che futuro vogliamo lasciare ai nostri figli? Quello del "non potevamo fare altrimenti"?
No, possiamo fare di più tutti e lasciare al futuro dei nostri figli la frase "ci hanno creduto, ci hanno provato e ci sono riusciti.""
Cordiali Saluti
Giampaolo Sablich
Portavoce Busto Arsizio 5 Stelle
Candidato Sindaco Movimento 5 Stelle
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