Buonasera a tutti,
il 28 maggio 2014 si è riunita la Commissione Servizi Sociali. I punti all’ ordine del giorno di oggi sono due:
il 28 maggio 2014 si è riunita la Commissione Servizi Sociali. I punti all’ ordine del giorno di oggi sono due:
I contributi erogati dall’ Agesp energia per il mancato o tardato pagamento delle utenze gas; Le iniziative dell’ Amministrazione Comunale a sostegno dei nuclei familiari in emergenza economica.
La discussione inizia con l’ analisi del primo punto all’ ordine del giorno in cui viene evidenziato come le famiglie che non riescono a pagare le utenze a Agesp Energia e che sono state aiutate, sono aumentate dalle 21 unita del 2012 alle 55 del 2013.
Le dilazioni concesse, per max di 5 rate, sono passare da 1100 del 2012 a 1700 del 2013.
Le dilazioni concesse, per max di 5 rate, sono passare da 1100 del 2012 a 1700 del 2013.
Con questi numeri la società mostra come il trend delle famiglie in seria difficoltà sia in costante aumento, ma la stessa evidenzia anche come il loro intento sia quello di venire incontro agli utenti in stato di bisogno. Ogni caso viene preso in considerazione con attenzione estrema, prima di un distacco del contatore passano sempre in genere 2/3 mesi nei quali vengono studiate le possibili alternative alla chiusura, e , spesso si trovano altre strade.
La rateizzazione della bolletta, specifica Agesp, viene concessa ad ogni utente in difficoltà senza distinzione alcuna; anzi, in alcuni casi, viene subito fatta una segnalazione ai servizi sociali per dare un’ulteriore mano ai soggetti.
Agesp Energia precisa inoltre che delle 1.700 dilazioni di pagamento in corso nel 2013, solo il 10% dei contatori viene chiuso, negli altri casi, quando il debitore si presenta all’ Agesp point, previo versamento di una parte del debito residuo, il contatore è riattivato.
Agesp ha dato appalto ad un’azienda esterna per il recupero crediti nei casi in cui invece sono gli utenti ad essersene andati lasciando dei debiti, azienda esterna che ha un regolare contratto di appalto di cui verrà portata copia in consiglio comunale.
All’interno di questo contesto di bisogno si inserisce il lavoro degli assistenti sociali di Busto Arsizio, anche dalla loro analisi risulta che il trend dei “nuovi poveri” sia in aumento, loro però non hanno un dato tecnico preciso dovendosi occupare di varie casistiche tipo: sfratti esecutivi, posto di lavoro, cassa integrazione, utenze domestiche non pagate…etc…
In media però loro studiano circa 700 casi all’anno, molti di questi si ripetono nel tempo, alcuni di loro vengono portati al gruppo tecnico per una definizione.
Attualmente esiste un fondo della Regione Lombardia di € 346.000 dedicato a questo argomento, vengono spesi € 150.000 dalla struttura bustocca per il fabbisogno dei cosidetti poveri; si intende portare questa spesa a € 200.000 entro l’ anno.
Ivan Catalano
Nessun commento:
Posta un commento
lascia pure la qua opinione qui